VIAGGIO D’AUTORE IN SICILIA

Il Viaggio in Sicilia

L’ispirazione ,per questo menu degustazione, ci è venuta dopo una ricerca sui letterati siciliani da Verga a Camilleri, le loro opere sono state fondamentali per la realizzazione di questo menu. Il Viaggio D’autore in Sicilia è il viaggio nella cucina siciliana elegante, sinuosa e poetica.

Menu percorso degustazione

Dedica a Pirandello “ In corpore Vili”
La sicilitudine nel gambero di Sicilia

Vai via da qua! – dice Cosimino alla serva. Poi parla con il pescivendolo: – Non ascoltatela! Non deve comprare queste cose! – La Sgriscia mette le mani sui fianchi, arrabbiata, ma Cosimino non le dà il tempo di rispondere; le dà uno spinta e ricomincia: – Vai via da qua! – ripete. Il pescivendolo difende la donna, che inizia a gridare: intanto arrivano persone da tutto il mercato a guardare cosa succede. Cosimino urla, furibondo: – No, no! Gamberi no! Don Ravanà non può e non deve mangiare gamberi! Tu- dice alla Sgriscia- lo tenti come il demonio e gli rovini lo stomaco!

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Dedica a Verga: “I malavoglia”
Dal tonno al tonno

“ Invece compare Tino, seduto come un presidente, sugli scalini della chiesa, sputava sentenze: — Sentite a me; prima della rivoluzione era tutt’altra cosa. Adesso i pesci sono maliziati, ve lo dico io! — No; le acciughe sentono il grecale ventiquattr’ore prima di arrivare, riprendeva padron ’Ntoni; — è sempre stato così; l’acciuga è un pesce che ha più giudizio del tonno. Ora di là del Capo dei Mulini, li scopano dal mare tutti in una volta, colle reti fitte”

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Sempre su Pirandello.. “ Concorso per Referendario al Consiglio di Stato”
Il risotto e le sarde

“Lagumina ..perdeva la fiducia, ma non l’appetito! Mangiava come se digiunasse da giorni! Mandava giù un piattone di risotto senza accorgersene, continuando a parlare del concorso. Mentre parlava non si accorgeva di aver ripulito il piatto e con la forchetta continuava a cercare altro risotto. Quando si accorge che ha il piatto vuoto, guarda gli altri commensali, poi guarda il cameriere e dice: – Mi è sembrato buono, se non sbaglio. Vogliamo fare un bis? Portamene un altro. Eh, l’aria di montagna!..”

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Dedica a Tomasi di Lampedusa “La Sirena”
La sensualità dei ricci di mare

“[…] sono la più bella cosa che avete laggiù, quelle cartilagini sanguigne, quei simulacri di organi femminili, profumati di sale e di alghe. Che tifo e tifo! Saranno pericolosi come tutti i doni del mare che dà la morte insieme all’immortalità. A Siracusa li ho perennemente richiesti a Paolo Orsi. Che sapore, che aspetto divino! Il più bel ricordo dei miei ultimi cinquanta anni!..”

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Dedica a Cammilleri. “Il Ladro di Merendine”
La triglia fritta, manzo e zarchiceddi

“..il commissario, nonostante la fidanzata Livia sia appena arrivata dall’aeroporto, fa una tappa al ristorante di Calogero per gustare un succulento piatto di triglie fritte, giustificando poi il suo ritardo e l’inconfondibile odore di fritto che trasuda dai suoi abiti, con la scusa d’aver dovuto interrogare il gestore d’una friggitoria “

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Continuando con Pirandello “I Galletti del Bottajo”
Il pollo ruspante, peperone e mandorla

“ L’uomo infatti, seduto nella cucinetta, mentre osserva con ammirazione “la moglie più vispa del solito, accesa in volto dal calore del fuoco sotto la pentola, stretta la vitina da una veste nuova, a fiorami…”, pensa: “ha ben ragione, la poverina! È così dolce star soli insieme, nell’intimità, senza visi estranei a tavola, che ti tengan sospeso, non abbia tu bene soddisfatti i loro gusti…”. “Nonostante i buoni propositi, non riesce a tenere fede alla promessa e invita un ospite. La moglie offesa, inventa uno stratagemma per allontanare prima l’ospite inatteso e sgradito, poi il marito. Rimasta sola si spolpa comodamente i due saporitissimi galletti, cucinati con tanta cura.”..

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Continuando con Tomasi di Lampedusa “Il Gattopardo”
Biancomangiare

“nella scena del celebre Gran ballo in cui Don Fabrizio si siede al tavolo per gustarlo…
“..”Mentre degustava la raffinata mescolanza di bianco mangiare, pistacchio e cannella racchiusa nei dolci che aveva scelti, Don Fabrizio conversava con Pallavicino e si accorgeva che questi, al di là delle frasi zuccherose riservate forse alle signore, era tutt’altro che imbecille.”

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Si consiglia per gli ospiti dell’intera tavola € 85,00

I numeri da 1 a 14 identificano gli alimenti allergenici, qualora ne avesse la necessità non esiti a richiedere la legenda esplicativa. Lo chef sconsiglia il consumo di pesce crudo alle donne in stato di gravidanza, ai bambini e alle persone in stato influenzale
I menus e i piatti a la carte sono stagionali, gli ingredienti possono essere acquistati surgelati all’origine, oppure freschi e trattate da noi a temperature negative. Il pesce servito crudo o non cucinato se acquistato fresco viene bonificato come prescrizione normativa, oppure è acquistato già a temperature negative.
I valori sono espressi in euro