La ricetta deve parlare , si può concepire come una semplice direttiva certo ma deve parlare di cibo, dell’alimento,  dei  valori , dell’anima, dell’intimità.

La ricetta  ha il compito di veicolare sapere e sapori.

Inventare dopo ,prima ci sarebbe da capire, comprendere e riscoprire quello che nonni e bisnonni facevano, preparavano in un eco sistema compatibile, con fare rispettoso e attento.

In questo periodo più che mai sono di estrema attualità Virgilio e Orazio, perché preferivano alla greve crapula, la semplicità e genuinità del cibo assumendolo come raffinato.

Pensare a un piatto, giocare e creare, miscelare sensazioni e umori, ascoltare e osservare la natura ed emozionarsi.

Le ricette sono sogni , profumi, odori, consistenze, colori e i sapori veicolano emozioni, ricordi e vissuto, intersecano il passato e proiettano verso il futuro. La ricetta  ha il compito di coniugare innovazione e recupero delle tradizioni.

La tradizione , consegnare portare qualcosa a qualcuno, la ricetta strumento della memoria storica che diventa punto di incontro, il punto zero della tradizione e dell’innovazione, tecniche e tecnologia a servizio della memoria storica e mai e poi mai fine a se stessi.

Pensare a una ricetta, pensare ad un menu:

Un menu per pensare mangiando,

per mangiare pensando

per ridere mangiando,

per mangiare ridendo

Moni Ovadia