Andata e ritorno, dall’esterno all’interno e viceversa

L’atto del mangiare aspetto fondamentale delle specie animali, mangiare per nutrirsi, per sostenersi, per non ammalarsi o  per curarsi.

Alimentarsi è una necessità un bisogno primario per soddisfare esigenze fisiche e psichiche, mangiare per introdurre fondamentali nutrienti utili per sostenersi e per soddisfare la fame o la percezione più o meno reale che si ha di essa.

Il piacere inteso come soddisfazione e godimento emozionale sino alla meta del novecento coinvolgeva due sensi, la vista e l’udito utili per emozionarsi di fronte alle arti visuali e musicali mentre il senso del gusto veniva declassato a mero senso utile al sostentamento.

I movimenti e i pensieri per evolvere il gusto a senso del piacere e del godimento si registrano sin dalla meta del cinquecento, ma il pensiero dominante per ricollocare il senso del gusto dal mero  atto utile a soddisfare il fabbisogno nutrizionale a senso del piacere e del godimento impiega più di 4 secoli.

Sicuramente la tendenza subisce una vera accelerata in Brillat Savarin con “ La fisiologia del gusto”.

Il gusto quindi assume una valenza innovativa nel tempo, tramutandosi da gesto istintivo ossia mangiare a gesto culturale che confluisce nell’arte.

L’arte culinaria come perseguimento di un piacere traendo godimento da quello che mangiamo.

Il riposizionamento del gusto inteso come piacere e quindi godimento è il primo grado di trasformazione, perché in realtà il cibo/vivanda, ossia più alimenti uniti a scienza, sapienza e tecnica, diventa una stimolazione plurisensoriale coinvolgente e passionale.

Si mangia con l’olfatto, con la vista, con il gusto, il tatto e l’udito ecco quindi la completa maturità della soddisfazione di un bisogno primario che si arricchisce di piacere.

Il rapporto col cibo per uomini e donne raramente è vissuto come un atto riservato ed intimo, anzi uno dei tratti simbolici più coinvolgenti è proprio la condivisione sociale del cibo, utilizzando come strumento di unione la tavola.

Socialità, condivisione, confronto, il cibo è un pilastro portante della cultura, e la cultura gastronomica mostra sempre quello che si è e quello che si ha con velata eleganza e sincerità.